domenica 3 settembre 2017

INTERVISTA A MATTEO BOLESO

-È un piacere intervistarla, ci parli di lei e del suo libro?

Il piacere è mio, grazie per avermi concesso uno spazio sul suo blog.
Sono Matteo Boleso, nato a Como l’8 giugno 1988. Lavoro come assicuratore e vivo a Nesso, un piccolo e bellissimo paese sul lago di Como i circa 1300 anime. 

Questo è il mio libro: Imea – L’alba delle tenebre

- come ha iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere perché, leggendo, non trovavo un libro che mi soddisfacesse a pieno. Trovavo ottimi libri a cui mancava qualcosa che poi trovavo su altri libri, ma a loro volta mancava quello che c’era di bello nei primi. Così, un giorno, parlando con mio padre, ho scoperto che iniziò a scrivere un libro di fantascienza. Non lo terminò mai, ma mi fece domandare: perché non scrivere una storia che piace a me? Così, dopo aver disegnato la mappa di Imea, ho iniziato a vivere quel mondo in cui mi sono rifugiato molte volte, facendo passare ore e ore del mio tempo senza nemmeno accorgermene.

- come ha scelto il genere del suo libro? A che target si rivolge?

Scelto? É lui che ha scelto me, ho iniziato a scrivere per me e per nessun’altro, mi faceva e mi fa semplicemente stare bene. Tuttavia, quando ho iniziato a fare leggere la mia opera, mi è stato chiesto di pubblicarla e, non dopo pochi tentennamenti, ho accettato. Ora sono felicissimo di vedere sia i bambini delle elementari che ragazzi, genitori e nonni, entusiasti di raccontarmi cosa ne pensano: chi dice che è stato come guardare un film al cinema, chi con il sorriso incredulo sulla faccia mi dice “ma quanta fantasia hai?”, ma soprattutto chi mi dice che pur non essendo il suo genere si è immerso nella lettura come con pochi altri libri. Quindi, che target? Non saprei, per ora ho passato quasi tutte le fasce d’età!

- dove preferisce lavorare? Da cosa trae ispirazione?

Di solito scrivo da casa, tuttavia , se sono in giro e ho tempi morti con il lavoro, mi piace andare in qualche bar e lasciarmi andare nel mio mondo. Traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda, a volte vedo la mia storia scorrermi davanti come in un sogno mentre passeggio, per questo giro sempre con taccuino e penna.

- tra I personaggi del suo libro qual è il suo preferito?

Come un padre verso i suoi figli, mi trovo in difficoltà a scegliere quale personaggio sia il mio preferito. Tutti hanno qualcosa di me e di speciale, ognuno è un tassello per Imea, non ce né uno più bello dell’altro, ma tutti assieme...formano un mondo.

- quali difficoltà ha incontrato nella pubblicazione?

La più grande difficoltà è stata quella di scindere gli imbroglioni dalla gente onesta e trovare qualcuno di professionale che tenga davvero all’opera in cui crede.

- la ringrazio del tempo che ci hai dedicato, vuole aggiungere qualcosa?

Solo una cosa: leggere è bellissimo
Non leggevo una riga prima che mio padre mi obbligasse a leggere “L’isola del tesoro”. Avevo problemi espressivi e leggere mi ha aiutato molto a trovare le giuste parole. Ho scoperto un mondo. Vedere un film è bello, ma è già tutto fatto e finito! Mentre un libro è a libera interpretazione e immaginazione, ogni persona è libera di immaginarsi i personaggi e i paesaggi come meglio crede, così da fare suo ciò che legge.


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