-È un piacere
intervistarla, ci parli di lei e del suo libro?
Il piacere è mio, grazie per avermi concesso uno spazio sul
suo blog.
Sono Matteo Boleso, nato a Como l’8 giugno 1988. Lavoro come
assicuratore e vivo a Nesso, un piccolo e bellissimo paese sul lago di Como i
circa 1300 anime.
Questo è il mio libro: Imea – L’alba delle tenebre
- come ha iniziato a
scrivere?
Ho iniziato a scrivere perché, leggendo, non trovavo un
libro che mi soddisfacesse a pieno. Trovavo ottimi libri a cui mancava qualcosa
che poi trovavo su altri libri, ma a loro volta mancava quello che c’era di
bello nei primi. Così, un giorno, parlando con mio padre, ho scoperto che
iniziò a scrivere un libro di fantascienza. Non lo terminò mai, ma mi fece
domandare: perché non scrivere una storia che piace a me? Così, dopo aver
disegnato la mappa di Imea, ho iniziato a vivere quel mondo in cui mi sono
rifugiato molte volte, facendo passare ore e ore del mio tempo senza nemmeno
accorgermene.
- come ha scelto il
genere del suo libro? A che target si rivolge?
Scelto? É lui che ha scelto me, ho iniziato a scrivere per
me e per nessun’altro, mi faceva e mi fa semplicemente stare bene. Tuttavia, quando
ho iniziato a fare leggere la mia opera, mi è stato chiesto di pubblicarla e,
non dopo pochi tentennamenti, ho accettato. Ora sono felicissimo di vedere sia
i bambini delle elementari che ragazzi, genitori e nonni, entusiasti di
raccontarmi cosa ne pensano: chi dice che è stato come guardare un film al
cinema, chi con il sorriso incredulo sulla faccia mi dice “ma quanta fantasia
hai?”, ma soprattutto chi mi dice che pur non essendo il suo genere si è
immerso nella lettura come con pochi altri libri. Quindi, che target? Non
saprei, per ora ho passato quasi tutte le fasce d’età!
- dove preferisce
lavorare? Da cosa trae ispirazione?
Di solito scrivo da casa, tuttavia , se sono in giro e ho
tempi morti con il lavoro, mi piace andare in qualche bar e lasciarmi andare
nel mio mondo. Traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda, a volte vedo la
mia storia scorrermi davanti come in un sogno mentre passeggio, per questo giro
sempre con taccuino e penna.
- tra I personaggi
del suo libro qual è il suo preferito?
Come un padre verso i suoi figli, mi trovo in difficoltà a
scegliere quale personaggio sia il mio preferito. Tutti hanno qualcosa di me e
di speciale, ognuno è un tassello per Imea, non ce né uno più bello dell’altro,
ma tutti assieme...formano un mondo.
- quali difficoltà ha
incontrato nella pubblicazione?
La più grande difficoltà è stata quella di scindere gli
imbroglioni dalla gente onesta e trovare qualcuno di professionale che tenga
davvero all’opera in cui crede.
- la ringrazio del
tempo che ci hai dedicato, vuole aggiungere qualcosa?
Solo una cosa: leggere è bellissimo
Non leggevo una riga prima che mio padre mi obbligasse a
leggere “L’isola del tesoro”. Avevo problemi espressivi e leggere mi ha aiutato
molto a trovare le giuste parole. Ho scoperto un mondo. Vedere un film è bello,
ma è già tutto fatto e finito! Mentre un libro è a libera interpretazione e
immaginazione, ogni persona è libera di immaginarsi i personaggi e i paesaggi
come meglio crede, così da fare suo ciò che legge.
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